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Cosa ne pensa il Sommelier

Annamaria Corrù

Sommelier AIS-C. Champagne - Lodi
@tannina.it

​La Ribona è un vitigno che per lungo tempo è stato lasciato da parte in favore di altri più produttivi e redditizi, però nonostante i numeri, ci sono state cantine che in quest'ultimo hanno creduto senza indugi e Collemara è sicuramente una di queste. Diffuso nella sola provincia di Macerata, questo vitigno viene ingiustamente definito da degustatori e sommelier, "figlio" del più famoso Verdicchio, mentre Daniele Santori di Collemara, preferisce definirlo come la "sorella gentile". A livello genetico infatti non è certezza assoluta una familiarità diretta col Verdicchio tale da poterla definire Verdicchio marino, dice Daniele. È sua sorella perché oltre a dividere lo stesso tetto, il cielo delle Marche, ha quella bella mineralità che richiama alla memoria il vitigno bianco più rappresentativo della regione senza però risultare acidula e verde in bocca. Gentile perché molto raramente raggiunge quei picchi di alcolicità. 

Aspetto e profilo sensoriale

Etichetta giallo acido, annuncia un calice con un colore giallo paglierino lucente e dalla grande vivacità, con riflessi tendenti al verde. Movimento lento nel bicchiere a descrivere un'interessante consistenza.

Al naso è fine, abbastanza intenso e complesso, trattiene i profumi in una timidezza che si scioglie col tempo. Frutta a polpa bianca, netto il sentore di pera. Scorza di limone e fiori di campo, camomilla.

Il sorso è secco, caldo, grande acidità. Bella corrispondenza tra il naso e la bocca. Persistenza che svela mineralità su un finale ammandorlato. Sicuramente da bere ad una temperatura superiore a quella solitamente consigliata. Prendendo calore svela profumi di gelsomino.

Abbinamenti 

Nel mio caso l'abbinamento è stato con i frutti di mare, polpo alla mediterranea, lessato con una foglia di alloro e poi spolverato con timo agrumato e limone secco. Guarnito con patate e olive taggiasche, questa Ribona è stata la compagna ideale della serata. 

Buon appetito.

Cosa ne pensa il Sommelier
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