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Cosa ne pensa il Sommelier

Annamaria Corrù

Sommelier AIS-C. Champagne - Lodi
@tannina.it 

​​Il Pecorino, vitigno a bacca bianca originario delle Marche, è da sempre coltivato tra i Monti Sibillini, porta della sua diffusione anche in Abruzzo. Diverse sono le ipotesi sull’origine del nome. Una leggenda vuole che il nome di questo vitigno derivi dai pastori, alcuni ritengono ci sia una somiglianza tra la forma del grappolo e la testa della pecora, altri ancora che i dolci acini siano tra i frutti preferiti dalle pecore stesse.


PECORINO MARCHE BIANCO IGT 2018

Ritenuto per molto tempo di scarso pregio ed impiegato spesso nel taglio, recentemente è stato riscoperto insieme alla sua intensità quando viene vinificato in purezza come, ed è in purezza questo pecorino di Collemara. 

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Aspetto e profilo sensoriale

​Alla vista giallo paglierino attraversato da una bellissima luce. Bella consistenza.

Al naso intenso e fine con interessante complessità.

Il bouquet di profumi si apre con sorprendenti note vegetali, con erbe aromatiche, timo e maggiorana. Seguono note fruttate. Mela matura. Una nota iodata lascia pensare ad una sapidità.

Al palato caldo e morbido, acidità decisa in un finale lungo.​

Abbinamenti

Nella mia testa ho sempre abbinato questo vino, non ridete e non scandalizzatevi, al formaggio pecorino.

L’unico modo per definire se un abbinamento è perfetto o meno, mi hanno insegnato i miei maestri, è quello di provarlo. Così ho accompagnato questo vino ad una pasta verdure, cubetti di melanzane e zucchine in parte fritti ed in parte alla piastra ed una spolverata di pecorino romano, non molto stagionato.

La chiusura di un cerchio.

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